Il suggestivo contesto dello Yacht Club Adriaco di Trieste ha ospitato un importante evento per la comunità degli esuli giuliano-dalmati: la presentazione del film “Rotta 230 – Ritorno alla Terra dei Padri”, diretto dal regista Igor Biddau. Un evento che segna un nuovo inizio per il Klizia, la storica imbarcazione che lo scorso anno aveva completato il suo simbolico viaggio proprio a Trieste, e che oggi riparte, con rinnovata energia, dalla stessa città.
Tra gli ospiti d’onore, il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, l’Assessore Regionale Pierpaolo Roberti, il Vice Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia Francesco Russo, e il Vice Sindaco di Capodistria Mario Steffe’, a testimoniare il profondo legame che unisce Trieste e il mondo degli esuli. All’evento hanno partecipato anche rappresentanti delle associazioni degli esuli, come Renzo Codarin, Presidente di Federesuli e dell’A.N.V.G.D., Pamela Rabaccio di Giuliani nel Mondo, Giorgio Tessarolo dell’Associazione delle Comunità Istriane e Diego Guerin (Lega Nazionale di Trieste).
Durante l’incontro, il regista Igor Biddau ha presentato alcuni spezzoni del film, previsto per una prossima trasmissione sui canali Rai, e ha raccontato con grande passione la genesi del progetto, descrivendolo come “una meravigliosa esperienza umana oltre che professionale.” Il film non è solo un viaggio fisico, ma un percorso emotivo e identitario che collega le nuove generazioni con la storia degli esuli giuliano-dalmati.
La città di Trieste ha accolto calorosamente la delegazione dell’Associazione Egea, confermando l’importanza di mantenere vivo lo “Spirito di Fertilia”, una comunità nata dall’inclusione e divenuta un esempio virtuoso di convivenza e integrazione. “In un mondo che si divide sempre più, Fertilia rappresenta un esempio di inclusione che merita di essere raccontato e conosciuto,” hanno concluso gli organizzatori dell’evento.
Il viaggio del Klizia si lega anche alla partecipazione alla Barcolana 2024, con la volontà di continuare a narrare l’importanza della memoria storica e mantenere vivo il legame con le radici attraverso il cinema e il racconto visivo.
Prima della presentazione, Igor Biddau, insieme a Mauro Manca e Giuseppe Bellu, ha partecipato alla trasmissione radiofonica Sconfinamenti, presso la sede RAI di Trieste, dove ha approfondito il significato del progetto e la volontà di tenere viva la memoria.